Il disegnatore di questa storia
Claudio Stassi è nato a Palermo nel 1978 e attualmente vive a Barcellona.
Ha pubblicato per vari editori italiani, tra cui Cronache di Topolinia, Vittorio Pavesio Productions, Eura Editoriale, Tunué, Becco Giallo e Rizzoli.
Nel 2000 vince il concorso "Montalbano a fumetti", vittoria che gli consente di pubblicare la sua storia in un volume edito da Hazard Edizioni, L'avvertimento.
Nel 2006 pubblica per Becco Giallo Brancaccio - Storie di mafia quotidiana, su testi di Giovanni Di Gregorio, che nel 2007 vince il premio per la migliore sceneggiatura sia al Comicon di Napoli che a "Fumetti in TV" a Treviso. Il libro viene tradotto e pubblicato dalla Casterman BD per i paesi francofoni e dalla Norma Editorial in Spagna.
Nel 2009 disegna il n.71 di John Doe, Gli imperdonabili, su testi di Roberto Recchioni (Eura Editoriale) e pubblica per Rizzoli il volume Per questo mi chiamo Giovanni, adattamento a fumetti dell'omonimo romanzo di Luigi Garlando.
Insegna alla Scuola del Fumetto di Palermo.
14 commenti:
E tre... la trama si infittisce! :-D
Bello... intrigante!
Grazie Glauco!
Come già ti dissi: Molto Bello!
E_B
Bello, bello!
hola, Bruno! :)
Molto, molto carino..
Non riesco a capire se è uno stralcio di storia a sè stante oppure si tratta di un pezzo di un puzzle di cui ancora sappiamo ben poco..
Chissà :D
Colpito nel segno ancora una volta
un saluto
Paolo
Sì, davvero ottimo. Bravissimi tutti e due!
Ecco un ottimo modo per cominciare al meglio la giornata: corroborare lo spirito e l'ego. :)
Grazie Ich-einzig, Pagas e Bruno!
Io ne ho parlato su Pegasus Descending in questo post:
http://lideablog.wordpress.com/2009/12/29/revolving-rules/
Tra le tre prime storie pubblicate questa è quella che mi è piaciuta di più!
Andrea
Andrea, hai fatto bene a segnalare la cosa (oltretutto, nei prossimi giorni metterò sul blog una rassegna stampa) e ti ringrazio per le belle parole.
Domanda: perchè hai preferito questa storia alle altre?
Mi è piaciuto di più intanto per l'ambientazione, un casino degradato come solo una discarica di auto che la matita grumosa di Stassi ha reso in modo magnifico. Poi il tema trattato, il contrasto tra quello che stanno facendo e il discorso sulla chiesa e il credere, a ricreare un contrasto tra pensare e agire, una tensione tra idea e realtà che finisce con il giustificare tutto, tutto è lecito. Alla fine la mia è forse un po' una sega mentale, però mi ha dato questa impressione.
Sono contento che tu l'abbia avuta, Andrea :)
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